Alessandro III condannò l’influenza della cultura occidentale, le idee e le riforme liberiste sostenute da suo padre. Credeva che la Russia avesse perso il suo ruolo dominante nell’Europa orientale a causa del liberalismo occidentale. L’ideale politico di Alessandro era una nazione contenente una sola nazionalità, lingua, religione e forma di amministrazione; e fece del suo meglio per preparare la realizzazione di questo ideale imponendo la lingua russa e le scuole russe ai suoi sudditi tedeschi, polacchi e altri non russi, promuovendo l’ortodossia orientale a spese delle altre religioni, perseguitando gli ebrei e distruggendo i resti delle istituzioni tedesche, polacche e svedesi nelle province periferiche.
Il British Foreign Office Records of General Correspondence for Russia è la collezione fondamentale di documenti per studiare le relazioni anglo-russe durante questo periodo di cambiamenti negli affari interni e internazionali. Questa collezione consiste nei volumi rilegati della corrispondenza per il periodo 1883-1886.
L’ufficio del principale segretario di stato per gli affari esteri e un Ufficio Esteri separato entrarono in esistenza nel 1782. Nel corso del XIX secolo, l’istituzione del Foreign Office aumentò gradualmente e furono istituite regolari divisioni di lavoro e procedure. I dispacci e le bozze relativi a questioni importanti venivano copiati e fatti circolare al primo ministro e al sovrano. Altri documenti di minore importanza venivano distribuiti al gabinetto. Il Ministero degli Esteri era organizzato per dipartimenti, con i dipartimenti raggruppati in due categorie: politici e non politici.
La corrispondenza che arrivava al Foreign Office era divisa tra corrispondenza “estera” e corrispondenza “interna”, che era ulteriormente divisa in note dai rappresentanti stranieri a Londra e note da altri dipartimenti del governo britannico, istituzioni e individui. La corrispondenza estera era classificata per dipartimento (politico, consolare, commerciale, ecc.)
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