Charleston, danza sociale jazz molto popolare negli anni ’20 e spesso ripresa. Caratterizzato dai suoi passi di torsione con i piedi dentro e i tacchi fuori, era eseguito come un assolo, con un partner o in un gruppo. Menzionata già nel 1903, era originariamente una danza popolare nera conosciuta in tutto il Sud americano e specialmente associata a Charleston, S.C. L’analisi dei suoi movimenti mostra che ha forti paralleli in certe danze di Trinidad, Nigeria e Ghana. Nella sua forma iniziale la danza era molto abbandonata e veniva eseguita su ritmi complessi battuti da timbri di piedi e battiti di mani. Verso il 1920 i ballerini professionisti adottarono il ballo e, dopo la sua apparizione nel musical nero Runnin’ Wild (1923), divenne una mania nazionale. Come ballo da sala alla moda ha perso un po’ dell’esuberanza della versione precedente.
La musica di Charleston è in tempo veloce di 4/4 con ritmi sincopati. Nel passo base le ginocchia sono piegate, poi raddrizzate, mentre i piedi ruotano dentro e fuori. Il peso viene spostato da una gamba all’altra, la gamba libera viene spinta fuori dal corpo con un angolo obliquo. Il passo base è spesso intervallato da movimenti faticosi, come i calci in avanti e indietro mentre si viaggia in avanti.