Coltiva la menta piperita nel tuo giardino di erbe

Ultimamente, sempre più persone hanno cominciato a capire quanto limitate – sia nella varietà che nel valore nutrizionale – sono diventate le nostre diete “moderne”. Questa consapevolezza ha scatenato un nuovo e diffuso interesse per gli usi culinari e terapeutici delle erbe… quelle piante che – anche se oggi non sono molto conosciute – erano, solo una breve generazione fa, onorate “ospiti” sulle tavole da pranzo e negli armadietti dei medicinali delle case dei nostri nonni. In questa rubrica regolare, MOTHER EARTH NEWS esamina la disponibilità, la coltivazione e i benefici dei nostri cibi e rimedi vegetali “dimenticati” . . . e – speriamo – aiuta a prevenire la perdita di un altro pezzo di tradizione ancestrale.

La leggenda della menta piperita

Secondo l’antica leggenda greca, Plutone – il dio che regnava sugli inferi – si invaghì di una ninfa di nome Menthe, inducendo sua moglie, Proserpina, a trasformare la giovane bellezza in un’erba e a bandirla per sempre nelle regioni di ombra e umidità. E – come la maggior parte di questi racconti – il mito è ancora attuale: Questa perenne, la menta piperita (Mentha piperita), si trova spesso a crescere selvatica in luoghi umidi e ombreggiati, ma prospererà anche nel tuo giardino o nella tua finestra.

Come coltivare la menta piperita

L’erba si distingue per un gambo quadrato, rossastro e amaro. Le sfumature rosse sono visibili anche nelle foglie (che sono di un verde più scuro, più grandi, meno rugose e più potenti di quelle della menta piperita), e i rami che si estendono da due a tre piedi si curvano verso l’esterno invece di crescere dritti. Attraenti fiori rosa-lavanda appaiono su spighe cilindriche alla fine di luglio o agosto e producono piccoli semi rotondi e scuri. Questi, tuttavia, non sempre si riproducono fedelmente alla pianta madre, quindi è meglio coltivare l’erba da talee (che generalmente radicano facilmente se messe in acqua) o – in autunno – piantare piccoli pezzi di radice a due pollici di profondità e da sei a otto pollici di distanza.

La menta piperita cresce quasi ovunque sia al riparo dal sole caldo, ma preferisce un terreno moderatamente ricco e almeno una parziale ombra. Poiché si diffonde vigorosamente per mezzo di stoloni sotterranei, è meglio coltivarla in contenitori (almeno quattro pollici di profondità) o – in giardino – in aiuole circondate da tavole sepolte da sei a otto pollici nella terra (vi aiuteranno a evitare che la menta prenda il sopravvento sul vostro terreno di coltivazione). Se piantata come compagna del cavolo – o sparsa tra qualsiasi verdura del genere Brassica – la menta piperita aiuta a scoraggiare la farfalla bianca del cavolo.

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Assicuratevi che l’erba riceva almeno un centimetro di acqua a settimana, e per promuovere una crescita più folta, tagliate le tenere punte dei germogli. Se vuoi assicurarti un lungo raccolto, dovresti anche tenere i fiori pizzicati, ma non raccogliere le foglie prima che l’erba sia alta 10-12 pollici, altrimenti indebolisci la pianta.

Per essiccare la menta piperita, raccogli il fogliame al mattino presto, prima che la rugiada sia evaporata. Le foglie saranno al loro meglio appena prima della fioritura, quando il livello di oli essenziali è al suo massimo. Appendi i mazzi a testa in giù all’ombra calda, o asciugali nel forno a 150 gradi Fahrenheit, poi stacca le foglie dagli steli e conservale in barattoli opachi con coperchi ermetici. I rametti puliti e non secchi possono anche essere congelati in sacchetti di plastica, o per preparare un’aggiunta decorativa e saporita al punch e al tè freddo basta aggiungere le foglie all’acqua quando si riempie una vaschetta per cubetti di ghiaccio.

Tè alla menta piperita, insalate e condimenti

Fresche o secche, le foglie di menta piperita possono aggiungere sapore alle insalate o ai cocktail di frutta e sono anche deliziose spruzzate sul gelato o mescolate alla crema di formaggio. Una gustosa marinata può essere fatta combinando il verde dal sapore fresco con un po’ di aceto e acqua. E per fare una salsa alla menta, iniziate cuocendo 1/2 tazza di succo di limone, 1/2 tazza di miele, 1/4 di tazza di acqua e 1/8 di cucchiaino di sale nella parte superiore di una doppia caldaia per cinque minuti. Dopo di che, aggiungete le foglie di menta (sperimentate per trovare la forza più attraente del sapore di menta) lasciate sobbollire il liquido per 10-15 minuti e servitelo caldo con agnello o vitello.

Il tè alla menta è stato a lungo usato come bevanda rinfrescante che si dice anche per alleviare l’indigestione, alleviare il movimento e la nausea mattutina, calmare i nervi, indurre il sonno e ridurre gli effetti della prostrazione da calore. Molte persone credono che i gambi e le cime fresche, mescolati con rosmarino o melissa in un bagno caldo, possano alleviare le articolazioni rigide e rilassare i muscoli stanchi. E pochi potrebbero contestare l’affermazione che “l’acqua di menta” refrigerata (immergere una tazza di foglie di menta piperita in un quarto d’acqua e poi filtrare il fogliame) fa un lavaggio del viso stimolante.

Per altri consigli utili sulla coltivazione e l’uso delle erbe vedi Chufa: Il tubero che insaporisce l’horchata e I molti benefici dell’ortica pungente.

Pubblicato originariamente: Luglio/Agosto 1981

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