Molto meno persone sono morte come risultato immediato dell’evento Chernobyl rispetto alle morti immediate per le radiazioni a Hiroshima. Si prevede che Chernobyl provocherà fino a 4.000 morti totali di cancro, in futuro, secondo l’OMS e creerà circa 41.000 tumori in eccesso secondo l’International Journal of Cancer, con, a seconda del trattamento, non tutti i tumori che portano alla morte. A causa delle differenze di emivita, i diversi prodotti di fissione radioattivi subiscono un decadimento esponenziale a tassi diversi. Quindi la firma isotopica di un evento in cui è coinvolto più di un radioisotopo cambierà con il tempo.
“Rispetto ad altri eventi nucleari: L’esplosione di Chernobyl ha immesso nell’atmosfera terrestre una quantità di materiale radioattivo 400 volte superiore a quella della bomba atomica lanciata su Hiroshima; si stima che i test sulle armi atomiche condotti negli anni ’50 e ’60 abbiano immesso nell’atmosfera una quantità di materiale radioattivo da 100 a 1.000 volte superiore a quella dell’incidente di Chernobyl”.
La radioattività rilasciata a Chernobyl tendeva ad essere più longeva di quella rilasciata dall’esplosione di una bomba, quindi non è possibile fare un semplice confronto tra i due eventi. Inoltre, una dose di radiazioni distribuita su molti anni (come nel caso di Chernobyl) è molto meno dannosa della stessa dose ricevuta in un breve periodo.
La dimensione relativa del rilascio di Chernobyl se confrontata con il rilascio dovuto a un ipotetico scoppio a terra di una bomba simile all’ordigno Fat Man sganciato su Nagasaki.
Isotopo | Rapporto tra il rilascio dovuto alla bomba e l’incidente di Chernobyl | |
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90Sr | 1:87 | |
137Cs | 1:890 | |
131I | 1:25 | |
133Xe | 1:31 |
Un confronto dei tassi di dose gamma dovuti all’incidente di Chernobyl e all’ipotetica arma nucleare.
Normalizzato allo stesso livello di Cs-137. (scala logaritmica).
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Normalizzato allo stesso tasso di dose del primo giorno.
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Normalizzato allo stesso livello di Cs-137 (tasso di dose del giorno 10000).
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Il grafico del tasso di dose in funzione del tempo per il fallout della bomba è stato fatto usando un metodo simile a quello di T. Imanaka, S. Fukutani, M. Yamamoto, A. Sakaguchi e M. Hoshi, J. Radiation Research, 2006, 47, Suppl A121-A127. Il nostro grafico ha la stessa forma di quello ottenuto nell’articolo. Il grafico del fallout della bomba è per uno scoppio a terra di una bomba al plutonio basata sull’implosione che ha un tamper in uranio impoverito. Si è ipotizzato che la fissione sia stata causata da neutroni da 1 MeV e che il 20% sia avvenuto nel tamper di 238U della bomba. Si è supposto, per semplicità, che nessuna separazione del pennacchio degli isotopi sia avvenuta tra la detonazione e il deposito di radioattività. I seguenti isotopi emettitori di raggi gamma sono modellati 131I, 133I, 132Te, 133I, 135I, 140Ba, 95Zr, 97Zr, 99Mo, 99mTc, 103Ru, 105Ru, 106Ru, 142La, 143Ce, 137Cs, 91Y, 91Sr, 92Sr, 128Sb, e 129Sb. Il grafico ignora gli effetti dell’emissione beta e della schermatura. I dati per gli isotopi sono stati ottenuti dalla tabella coreana degli isotopi. I grafici per l’incidente di Chernobyl sono stati calcolati con un metodo analogo. Si noti che nel caso di una detonazione nucleare a bassa quota o con scoppio al suolo si verifica il frazionamento dei radionuclidi volatili e non volatili, anche durante l’incidente di Chernobyl il rapporto tra i diversi elementi rilasciati dall’incidente è cambiato in funzione del tempo.
Uno scoppio al suolo di un’arma nucleare crea molto più fallout locale depositato rispetto agli scoppi aerei usati a Hiroshima o Nagasaki. Questo è dovuto in parte all’attivazione neutronica del terreno e alla maggiore quantità di terreno che viene risucchiato nella palla di fuoco nucleare in un’esplosione a terra che in un’esplosione in aria. In quanto sopra l’attivazione neutronica è trascurata, e viene mostrata solo la frazione di prodotto di fissione dell’attività totale risultante dall’esplosione al suolo.