Abstract : Background: La febbre del cotone è una sindrome febbrile che si verifica dopo l’iniezione di droghe per via endovenosa. Anche se la sua presentazione clinica è ben descritta in letteratura, i dati relativi alla prevenzione sono carenti. Abbiamo voluto valutare la proporzione e i correlati dell’esperienza della febbre del cotone tra le persone che iniettano oppioidi. Metodi: Abbiamo eseguito uno studio trasversale utilizzando i dati dell’indagine comunitaria PrebupIV condotta in Francia nel 2015 tra 557 persone che iniettavano regolarmente oppioidi. I dati sociodemografici auto-riferiti, insieme ai dati sull’uso di sostanze, le pratiche di iniezione e l’occorrenza della febbre del cotone sono stati tutti raccolti attraverso questionari faccia a faccia (n = 398) o online (n = 159). I fattori associati all’esperienza della febbre del cotone sono stati valutati utilizzando un modello di regressione logistica. Risultati: Più della metà dei partecipanti (54%) ha riportato un’esperienza di febbre del cotone. Nella regressione logistica multivariabile, l’iniezione di cocaina crack (Odds Ratio aggiustato (aOR) = 1,96, 95% Confidence Interval (CI) = 1,03-3,63), una maggiore durata dell’uso di oppioidi (per 1 anno di uso: aOR = 1,05, 95%CI = 1,02-1,09), e il filtraggio principalmente con filtri di cotone (rispetto ai filtri a membrana, aOR = 1,86, 95%CI = 1,24-2,78) erano tutti associati all’esperienza della febbre del cotone. Conclusioni: I nostri risultati evidenziano che la febbre del cotone è una complicazione frequente dell’uso di droghe per via parenterale. Evitare l’uso e il riutilizzo di batuffoli di cotone per filtrare le soluzioni iniettate e promuovere l’uso di filtri a membrana potrebbe ridurre il rischio che la condizione si verifichi.
Correlazioni dell’esperienza auto-riferita di febbre del cotone tra le persone che iniettano oppioidi
- di admin