Costante di Planck, (simbolo h), costante fisica fondamentale caratteristica delle formulazioni matematiche della meccanica quantistica, che descrive il comportamento di particelle e onde su scala atomica, incluso l’aspetto particellare della luce. Il fisico tedesco Max Planck introdusse la costante nel 1900 nella sua accurata formulazione della distribuzione della radiazione emessa da un corpo nero, o perfetto assorbitore di energia radiante (vedi legge della radiazione di Planck). Il significato della costante di Planck in questo contesto è che la radiazione, come la luce, è emessa, trasmessa e assorbita in pacchetti discreti di energia, o quanti, determinati dalla frequenza della radiazione e dal valore della costante di Planck. L’energia E di ogni quantum, o di ogni fotone, è uguale alla costante di Planck h per la frequenza della radiazione simboleggiata dalla lettera greca nu, ν, o semplicemente E = hν. Una forma modificata della costante di Planck chiamata h-bar (ℏ), o costante di Planck ridotta, in cui ℏ è uguale a h diviso 2π, è la quantizzazione del momento angolare. Per esempio, il momento angolare di un elettrone legato a un nucleo atomico è quantizzato e può essere solo un multiplo di h-bar.
La dimensione della costante di Planck è il prodotto dell’energia moltiplicato per il tempo, una quantità chiamata azione. La costante di Planck è quindi spesso definita come il quantum elementare dell’azione. Il suo valore in unità metro-chilogrammo-secondo è definito esattamente come 6,62607015 × 10-34 joule secondo.