Background: Anche se molti autori parlano di lesioni acute e croniche nella letteratura ortopedica, i termini effettivi sono raramente definiti in modo esplicito.
Ipotesi: Gran parte della letteratura relativa alle lesioni sportive acute o croniche non definisce questi termini. Si ritiene che le definizioni forniranno chiarezza e specificità nella letteratura futura.
Disegno dello studio: Revisione sistematica.
Metodi: È stata condotta una revisione sistematica di 116 articoli per determinare se e come i termini acuto e cronico sono stati definiti in relazione a diverse condizioni comunemente trattate: Rottura del tendine d’Achille, rottura del tendine bicipite distale, rottura del tendine del pettorale maggiore, rottura del legamento crociato anteriore (ACL), instabilità anteriore della spalla e lussazione dell’articolazione acromioclavicolare (AC). Gli articoli sono stati isolati da vari database e motori di ricerca utilizzando parole chiave per identificare la letteratura pertinente.
Conclusione: La letteratura attuale varia notevolmente nel definire i termini acuto e cronico nelle comuni lesioni sportive. La stragrande maggioranza degli autori implica questi termini, in base al metodo dei loro studi, piuttosto che definirli esplicitamente. Le lesioni che coinvolgono i tendini hanno mostrato una maggiore coerenza tra gli autori, rendendo così una definizione basata sul consenso più facile da derivare. La letteratura sull’instabilità del legamento crociato anteriore e della spalla, in particolare, ha mostrato una grande variabilità nella definizione di questi termini, che probabilmente rappresenta la natura più complessa di queste lesioni e il fatto che il momento della chirurgia nella maggior parte dei pazienti non influenza particolarmente la complessità dell’approccio chirurgico e del trattamento.
Rilevanza clinica: Definire le lesioni come acute o croniche è clinicamente rilevante in molti casi, in particolare per quanto riguarda le lesioni tendinee, dove questi termini hanno implicazioni per quanto riguarda i cambiamenti anatomici patologici e la qualità del tessuto, che possono richiedere un aumento e modificare il piano chirurgico iniziale. Nei casi in cui questi termini sono meno pertinenti alle considerazioni sul trattamento operativo, essi portano chiarezza alla discussione sull’acuità della lesione (in relazione al tempo dall’insulto).