WADA è molto consapevole dello sviluppo di nuovi EPO e EPO biosimilari in un mercato in espansione. Un certo numero di questi nuovi EPO e EPO biosimilari sono ben noti e possono essere rilevati attraverso i test attuali.
Oltre a perfezionare costantemente il metodo di rilevamento esistente per l’EPO e cercare di anticipare le tendenze del doping, anche collaborando strettamente con le aziende farmaceutiche nelle fasi iniziali dello sviluppo di molecole o sostanze, la WADA sta attualmente considerando metodi di rilevamento per l’EPO che integreranno quello esistente e massimizzeranno le possibilità di rilevare EPO ricombinante nei campioni degli atleti. È importante ricordare che i campioni possono essere conservati e successivamente ri-analizzati con il progredire della scienza. (La prescrizione prevista dal Codice Mondiale Antidoping è di 8 anni.)
Al fine di migliorare ulteriormente l’individuazione di profili ematici anomali, la WADA sta conducendo lo sviluppo di una strategia contro il doping nello sport chiamata “Passaporto dell’atleta”, che si basa sul follow-up longitudinale delle variabili biologiche di un atleta. L’obiettivo di questa strategia, che si aggiungerà ad altre strategie antidoping tra cui i test “tradizionali”, è quello di rilevare variazioni anomale di determinate variabili biologiche al fine di indirizzare meglio i test e/o sanzionare quelli trovati con variazioni anomale.