Esclusione competitiva

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Il principio di esclusione competitiva afferma che due specie che occupano la stessa nicchia biologica non possono coesistere. Un altro modo di esprimere questa idea è che i “concorrenti completi” non possono coesistere. Questo perché quando due specie occupano esattamente la stessa nicchia e competono per le stesse risorse, una specie sarà inevitabilmente migliore dell’altra nello sfruttamento di quelle risorse. La specie più efficace supererà l’altra e la eliminerà dall’habitat. Il principio di esclusione competitiva è stato enunciato per la prima volta in questa forma nel 1934 da G. F. Gause, anche se altri biologi, a partire da Charles Darwin, sembrano aver avuto pensieri simili.

Il principio di esclusione competitiva è in realtà un risultato teorico derivato da equazioni matematiche per la competizione chiamate equazioni di Lotka-Volterra. Tuttavia, sembra esserci anche un supporto empirico, o fattuale, per l’idea. Studi di specie coesistenti mostrano sempre che differiscono in almeno un aspetto importante della loro nicchia. In uno studio famoso, Robert MacArthur ha esaminato l’uso dell’habitat di cinque specie di saltimbanchi coesistenti e ha scoperto che ogni specie si foraggiava su una parte diversa dell’albero.

Studi simili sulle lucertole del genere Anolis suggeriscono che in questo gruppo, le specie che si trovano nello stesso posto tendono ad avere dimensioni diverse, preferiscono foraggiarsi a diverse altezze dei rami o usano rami di diverso spessore. In alcuni grandi laghi della Rift Valley africana, diverse centinaia di specie di pesci ciclidi possono coesistere. Gli studi su queste specie suggeriscono che ognuna è specializzata nello sfruttamento di una diversa risorsa alimentare.

La competizione tra le specie è un’interazione interspecifica (cioè che avviene tra individui di specie diverse) che danneggia entrambi gli attori coinvolti. Di conseguenza, le specie tendono ad evolversi in modo da evitare la competizione. Quando due specie concorrenti coesistono nello stesso habitat, tendono a spostare le loro nicchie in modo da sovrapporsi meno. La nicchia che una specie è in grado di sfruttare in assenza di concorrenti è chiamata la sua nicchia fondamentale. Le risorse effettivamente sfruttate da una specie in un habitat specifico rappresentano la sua nicchia realizzata. La nicchia realizzata è sempre più piccola della nicchia fondamentale e un suo sottoinsieme.

Se la competizione si verifica per lunghi periodi di tempo, può verificarsi lo spostamento dei caratteri. Lo spostamento dei caratteri descrive una situazione in cui due specie sono più diverse morfologicamente negli habitat in cui coesistono che in quelli in cui non coesistono. Lo spostamento dei caratteri è spesso interpretato come prova di una competizione passata (e forse continua). Lo spostamento dei caratteri è stato osservato tra le specie di lucertole Anolis e tra i fringuelli delle Galapagos.

Vedi anche Competizione.

Jennifer Yeh

Bibliografia

Futuyma, Douglas J. Evolutionary Biology. Sunderland, MA: Sinauer Associates, 1998.

Krebs, Charles J. Ecology: The Experimental Analysis of Distribution and Abundance. New York: Harper Collins College Publishers, 1994.

Pianka, Eric R. Evolutionary Ecology. New York: Addison Wesley Longman, 2000.

PRINCIPIO DI ESCLUSIONE COMPETIVA

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