L’accidia può indicare pigrizia spirituale
Il Rev. Brian List, cappellano, St. Lawrence Catholic Campus Center, 1631 Crescent Road:
Pensiamo spesso a un “couch potato” come a un’accidia. Tuttavia, il peccato di accidia non si riferisce alla stanchezza fisica, alla fatica o all’avversione al lavoro, ma piuttosto alla “pigrizia spirituale”, una disattenzione o una mancanza di entusiasmo per la vita della mia anima, l’amore di Dio e la missione che mi ha dato. È una stanchezza o noia dell’anima che porta alla disperazione.
Gesù ha riassunto i doveri dell’uomo verso Dio in questo detto: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente; e il tuo prossimo come te stesso”. E prima di salire in cielo Gesù comandò agli apostoli di diffondere questo messaggio – essenzialmente di condividere la buona notizia che siamo infinitamente amati da Dio e che egli desidera condividere la sua vita divina con noi – la sua felicità, la sua bontà.
La Chiesa cattolica insegna che la fede nell’amore di Dio comprende la chiamata e l’obbligo di rispondere con amore sincero alla carità divina. L’accidia è un peccato contro l’amore di Dio in quanto arriva a rifiutare la gioia che viene da Dio e ad essere respinta dalla bontà divina. È una perdita di speranza nel raggiungere mai ciò che Dio vuole per noi: la nostra felicità eterna. Gli accidiosi non hanno il coraggio e lo zelo per le grandi cose che Dio ha preparato per tutti coloro che lo amano.
Fino a quando le nostre anime non osano credere e non hanno il coraggio e l’energia spirituale per comprendere che Dio è amore infinito, che ci tende la mano per condividere la sua bontà e la sua felicità, la nostra vita spirituale è bloccata sul divano e si annoia a morte.
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I proverbi descrivono un tratto indesiderabile
Il Rev. Marshall Lackrone, pastore, Calvary Temple Assembly of God, 606 W. 29th St. Terrace:
Le parole accidia e pigrizia non appaiono molto nella conversazione quotidiana. Per rispondere alla domanda, alcune Scritture possono dare una risposta precisa. Soprattutto leggendo la parabola di Gesù su “I Talenti” in Matteo 25:26 (versione di Re Giacomo): “Il suo signore rispose e gli disse: ‘Tu, servo malvagio e pigro, tu sai che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho spagliato'”
Gesù disse queste parole ai suoi seguaci, eppure in tre versetti prima di questo disse in Matteo 25:23 (versione di Re Giacomo): “Il suo signore gli disse: “Ben fatto, servo buono e fedele; tu sei stato fedele a poche cose, io ti farò capo di molte cose: Entra nella gioia del tuo signore'”
Le Scritture hanno molti riferimenti all’accidia e alla pigrizia, e la Bibbia usa la parola “pigro” nello stesso senso in Proverbi 6:6-9 (versione di Re Giacomo): Va’ dalla formica, pigro; considera le sue vie, e sii saggio: La quale, senza guida, né sorvegliante, né capo, provvede al suo cibo d’estate e lo raccoglie nel raccolto. Quanto tempo dormirai, o pigro? Quando ti alzerai dal tuo sonno?”
L’animale conosciuto come bradipo è un mammifero che vive sugli alberi, noto per la sua lentezza di movimento. Gesù usava cose quotidiane per illustrare i suoi messaggi, e il bradipo era una di queste illustrazioni. Se l’accidia non è peccato, è almeno poco desiderabile in Ecclesiaste 10:18 (versione King James): “Per molta pigrizia l’edificio decade; e per l’ozio delle mani la casa crolla.”
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