Funzione degli eosinofili

Gli eosinofili sono un tipo specializzato di cellule del sistema immunitario che sono coinvolte nelle risposte antiparassitarie e infiammatorie. Questo articolo fornisce una breve panoramica degli eosinofili.

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Cosa sono gli eosinofili? Hanno un nucleo bilobato e sono granulociti, il che significa che contengono granuli nel loro citoplasma. Questi granuli contengono enzimi e proteine con diverse funzioni.

Maturazione e sviluppo degli eosinofili

Gli eosinofili nascono dalle cellule staminali ematopoietiche (HSC) nel midollo osseo e impiegano circa otto giorni per maturare. Dopo la maturazione, gli eosinofili migrano nei vasi sanguigni e viaggiano verso i tessuti bersaglio del corpo. Proteine e citochine (come IL-3, IL-5 e GM-CSF) sono coinvolte nella maturazione, sopravvivenza e persistenza degli eosinofili.

Migrazione e movimento degli eosinofili

La migrazione e il movimento degli eosinofili sono promossi dalle chemochine, come CCL11, CCL24 e CCL26 e dai recettori delle chemochine, come CCR3. Gli eosinofili migrano verso diversi organi attraverso gli organi linfatici primari e secondari, come il timo, i linfonodi e la milza.

Caratteristiche dei granulociti

I granuli degli eosinofili contengono quattro proteine principali: proteina basica maggiore (MBP), proteina cationica degli eosinofili (ECP), perossidasi degli eosinofili (EPO) e neurotossina derivata dagli eosinofili (EDN). Questi sono coinvolti nella fagocitosi, nell’uccisione delle cellule, nella presentazione dell’antigene e nelle interazioni con le piastrine. Gli eosinofili fagocitano gli agenti patogeni invasori, permettendo loro di presentare gli antigeni patogeni ad altre cellule. Le azioni dell’EPO portano anche al burst ossidativo, una parte cruciale della fagocitosi.

Scopo e funzione degli eosinofili

Infezioni parassitarie

Gli eosinofili sono fondamentali per combattere le infezioni parassitarie e i processi infiammatori, come le reazioni allergiche. Altre funzioni includono l’uccisione delle cellule, l’attività antibatterica e il controllo delle risposte infiammatorie.

Sopravvivenza delle cellule plasmatiche

Gli eosinofili promuovono la sopravvivenza delle cellule plasmatiche per regolare l’equilibrio tra risposte T-helper e T-regolatorie in vari organi, come l’intestino e i polmoni. Gli eosinofili regolano anche la tolleranza al glucosio nei tessuti adiposi e producono diversi tipi di fattori di crescita che contribuiscono alla riparazione dei tessuti.

Interazioni eosinofili-piastrine

Le piastrine aiutano i globuli bianchi a percepire gli stimoli infiammatori e a comunicare con altre cellule. Le interazioni eosinofili-piastrine avvengono attraverso alcuni recettori della superficie cellulare, che promuovono l’attivazione delle piastrine legate e delle cellule endoteliali circostanti. Questo provoca l’attivazione di risposte infiammatorie a lungo termine.

Le interazioni eosinofili-piastrine possono essere rafforzate attraverso l’espressione di granulociti e certe chemochine. Questo influenza il rimodellamento a lungo termine dei tessuti e può portare a un’infiammazione cronica.

Eosinofili e malattie infettive

Infezioni virali

Gli eosinofili sono reclutati nell’epitelio delle vie aeree inferiori durante le infezioni virali, come il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’RSV può attivare gli eosinofili che promuovono la clearance del virus attraverso la produzione di ribonucleasi e citochine. Gli eosinofili sono coinvolti nella risposta dell’ospite al virus dell’influenza. Subiscono la degranulazione (il rilascio dei loro granuli), regolano la presentazione dell’antigene e migliorano le risposte delle cellule T effettrici,

Infezioni fungine

Gli eosinofili sono attivati dal riconoscimento di certi antigeni presenti nei funghi, come il β-glucano. Gli eosinofili rilasciano le loro proteine granulari proinfiammatorie e citotossiche e varie chemochine in risposta a un’infezione fungina. Gli eosinofili possono fagocitare funghi come il Cryptococcus neoformans e presentare antigeni ad altre cellule immunitarie. Rilasciano anche citochine, come IL-12, IFNγ e TNF, durante l’infezione fungina. Queste citochine promuovono la maturazione di alcune cellule T effettrici, che aiutano la risposta immunitaria alle infezioni fungine.

Eosinofili in malattie e disturbi immunomediati

L’aumento degli eosinofili nel sangue è noto come eosinofilia. Questo può derivare da disturbi, come la leucemia.

Malattie immunomediate

In circostanze normali, gli eosinofili non sono presenti nella pelle. Diverse malattie dermatologiche mostrano eosinofilia tissutale. La dermatite atopica (AD) è una malattia infiammatoria della pelle caratterizzata dalla disfunzione delle cellule epiteliali. L’espressione e l’attività impropria degli eosinofili contribuiscono ad altre malattie dermatologiche, come l’orticaria cronica spontanea e la sindrome di Gleich.

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