Gold standard

Storia

Il gold standard fu messo in funzione nel Regno Unito nel 1821. Prima di questo momento l’argento era stato il principale metallo monetario mondiale; l’oro era stato a lungo usato in modo intermittente per il conio di monete in questo o quel paese, ma mai come unico metallo di riferimento, o standard, al quale tutte le altre forme di denaro erano coordinate o regolate. Per i successivi 50 anni un regime bimetallico di oro e argento fu usato al di fuori del Regno Unito, ma negli anni 1870 uno standard aureo monometallico fu adottato da Germania, Francia e Stati Uniti, e molti altri paesi seguirono l’esempio. Questo cambiamento avvenne perché le recenti scoperte di oro nel Nord America occidentale avevano reso l’oro più abbondante. Nel gold standard completo che prevalse così fino al 1914, l’oro poteva essere acquistato o venduto in quantità illimitate ad un prezzo fisso in cartamoneta convertibile per unità di peso del metallo.

bullion
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Bullion.

Per gentile concessione della Zecca degli Stati Uniti

Il regno del gold standard completo fu breve, durando solo dagli anni 1870 allo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1928, tuttavia, il gold standard era stato virtualmente ristabilito, anche se, a causa della relativa scarsità dell’oro, la maggior parte delle nazioni adottò un gold-exchange standard, in cui integravano le loro riserve d’oro della banca centrale con valute (dollari statunitensi e sterline inglesi) che erano convertibili in oro ad un tasso di cambio stabile. Il gold-exchange standard crollò di nuovo durante la Grande Depressione del 1930, tuttavia, e nel 1937 non un solo paese rimase sul gold standard completo.

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Gli Stati Uniti, tuttavia, stabilirono un nuovo prezzo minimo in dollari per l’oro da utilizzare per acquisti e vendite da parte delle banche centrali straniere. Questa azione, nota come “pegging” del prezzo dell’oro, ha fornito la base per il ripristino di un gold standard internazionale dopo la seconda guerra mondiale; in questo sistema postbellico la maggior parte dei tassi di cambio erano ancorati o al dollaro americano o all’oro. Nel 1958 fu ristabilito un tipo di gold standard in cui i maggiori paesi europei prevedevano la libera convertibilità delle loro valute in oro e dollari per i pagamenti internazionali. Ma nel 1971 la diminuzione delle riserve auree e un crescente deficit nella bilancia dei pagamenti portarono gli Stati Uniti a sospendere la libera convertibilità dei dollari in oro a tassi di cambio fissi per i pagamenti internazionali. Il sistema monetario internazionale era ormai basato sul dollaro e su altre valute cartacee, e il ruolo ufficiale dell’oro negli scambi mondiali era finito.

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