Hijrah, (arabo: “Migrazione” o “Emigrazione”) scritto anche Hejira o Hijra, latino Hegira, la migrazione del Profeta Muhammad (622 ce) dalla Mecca a Yathrib (Medina) su invito per sfuggire alle persecuzioni. Dopo il suo arrivo, Maometto negoziò la Costituzione di Medina con i clan locali, stabilendo così per la prima volta la comunità musulmana come entità sociopolitica.
La data rappresenta il punto di partenza dell’era musulmana. Muhammad stesso ha datato la sua corrispondenza, i suoi trattati e i suoi proclami dopo altri eventi della sua vita. Fu ʿUmar I, il secondo califfo, che nell’anno 639 ce introdusse l’era della Hijrah (oggi contraddistinta dalla sigla ah, per il latino anno Hegirae, “nell’anno della Hijrah”). ʿUmar iniziò il primo anno ah con il primo giorno del mese lunare di Muḥarram, che corrisponde al 16 luglio 622, nel calendario giuliano. Nel 1677-78 (ah 1088) il governo ottomano, mantenendo ancora l’era Hijrah, iniziò ad usare l’anno solare (giuliano), creando alla fine due diverse date dell’era Hijrah, risultanti dalle differenze tra un anno solare e uno lunare.
Il termine hijrah è stato applicato anche alle emigrazioni dei fedeli in Abissinia (poi conosciuta come Etiopia) e dei seguaci di Maometto a Medina prima della presa della Mecca nel 630. I musulmani che in seguito lasciarono le terre sotto il dominio cristiano furono anche chiamati muhājirūn (“emigranti”). I Khawārij (Kharijiti), quei musulmani che ritirarono il loro sostegno dalle trattative arbitrali che misero in discussione il diritto del quarto califfo, ʿAlī, al califfato nel 657 ce, usarono il termine per descrivere coloro che si unirono a loro.
I muhājirūn più onorati, considerati tra quelli noti come i Compagni del Profeta, sono quelli che emigrarono con Maometto a Medina. Essi sono lodati nel Corano per la loro precoce conversione all’Islam (sābiqah) e per le successive avversità che subirono alla Mecca, che li costrinsero ad emigrare a Medina. Il Corano descrive i muhājirūn come aventi uno status superiore davanti a Dio (9:20) e afferma,
Quanto a coloro che sono emigrati per amore di Dio dopo essere stati perseguitati, provvederemo loro una bella dimora in questa vita; ma migliore ancora è la ricompensa della vita futura, se solo la conoscessero (16:41).
I muhājirūn rimasero un gruppo separato e molto stimato nella comunità musulmana, sia alla Mecca che a Medina, e assunsero la guida della politica musulmana, attraverso il califfato, dopo la morte di Muhammad.
Come risultato della Hijrah, nacque un altro corpo distinto di musulmani, gli anṣār (“aiutanti”); erano i medinesi che aiutavano Maometto e i muhājirūn. Gli anṣār erano membri delle due principali tribù medinesi, i feudatari al-Khazraj e al-Aws, che Maometto era stato invitato a riconciliare quando era ancora una figura emergente alla Mecca. Essi divennero i suoi devoti sostenitori, costituendo tre quarti dell’esercito musulmano nella battaglia di Badr (624 ce). Quando nessuno del loro numero fu scelto al califfato per succedere a Maometto, declinarono la loro influenza come gruppo e alla fine si fusero con altri musulmani che si erano stabiliti a Medina.