Per anni mi sono chiesto perché il numero 4 su un orologio a numeri romani è – il più delle volte – rappresentato da IIII e nonIV.
Ecco una spiegazione…
I quadranti degli orologi che sono etichettati con numeri romani mostrano convenzionalmente IIII per le ore 4 e IX per le ore 9, usando il principio sottrattivo in un caso e non nell’altro.
Ci sono diverse spiegazioni suggerite per questo, molte delle quali potrebbero essere vere…
1 La forma a quattro caratteri IIII crea una simmetria visiva con l’VIII sull’altro lato, che
IV non avrebbe.
2 Il numero di simboli sull’orologio ammonta a venti Is, quattro V e quattro X, quindi gli orologiai hanno bisogno di un solo stampo con cinque Is, una V e una X per fare il numero corretto di numeri per gli orologi, fusi quattro volte per ogni orologio…
V IIII IX
VI II IIX
VII III X
VIII I IX
La cifra IIX e una delle IX possono essere riorganizzate o invertite per formare XI e XII.
L’alternativa usa diciassette Is, cinque V e quattro X, probabilmente richiedendo all’orologiaio di avere diversi stampi.
3 IIII era il modo preferito dagli antichi romani per scrivere 4, poiché essi, in larga misura, evitavano la sottrazione.
4 È stato suggerito che poiché IV sono le prime due lettere di IVPITER (Giove), il dio principale dei romani, non era appropriato usare IV come numero. (Leggete The Alphabet di David Sacks per la spiegazione del perché le lettere romane mancavano di J e U.)
5 Il simbolo I sarebbe l’unico simbolo nelle prime 4 ore dell’orologio, il simbolo V apparirebbe solo nelle 4 ore successive, e il simbolo X solo nelle ultime 4 ore. Questo aggiungerebbe alla simmetria radiale dell’orologio.
6 La IV è difficile da leggere a testa in giù e su un angolo, in particolare in quella posizione sull’orologio.
[Anche se vedo nella mia immagine, qui, che VI è capovolto. Orologio moderno, suppongo.)
7 Luigi XIV, re di Francia, preferì il IIII al IV, ordinando ai suoi orologiai di produrre orologi con IIII e non IV, e così è rimasto.
Vedi di più sui numeri romani qui.