Il sistema del maniero – La vita nel Medioevo

Il sistema del maniero era un modo in cui i signori feudali organizzavano le loro terre per produrre beni agricoli. Il maniero aveva quattro aree principali: la casa padronale e il villaggio che la accompagnava, i terreni agricoli, i prati e i terreni incolti. Il signore del maniero viveva nella casa padronale e i servi della gleba vivevano in casette di mattoni di fango che si trovavano tutte nella stessa zona. I cottage dei servi erano molto piccoli e consistevano in una sola stanza. I servi usavano il fuoco per riscaldare le loro case quando non lavoravano nei campi. I servi coltivavano e completavano altri lavori intorno al maniero. I servi veneravano anche nella chiesa del villaggio nel tentativo di andare in paradiso nell’aldilà.

Il sistema del maniero usava anche un sistema speciale per coltivare i campi. Questo sistema era chiamato la rotazione a tre campi. Questo sistema permetteva ad ogni servo della gleba una striscia di terra. In autunno un terzo veniva piantato a grano, orzo o segale, e in primavera un altro terzo della terra veniva piantato ad avena, orzo e legumi da raccogliere a fine estate. Una striscia era sempre lasciata sterile in modo che quando i campi venivano ruotati una striscia di terra poteva essere riposata. Ognuna delle strisce era un acro di terra e la terra migliore veniva data al signore della terra, mentre i servi della gleba prendevano il resto del terreno agricolo indipendentemente dalla sua qualità. Questo sistema provvedeva abbastanza bene al maniero, a volte c’era persino un’eccedenza. In tempi di eccedenza i servi potevano vendere i loro raccolti, il che permetteva alle città e ai villaggi di crescere.
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