Meiji

Meiji, per esteso Meiji Tennō, nome personale Mutsuhito, (nato il 3 novembre 1852, Kyōto-morto il 30 luglio 1912, Tokyo), imperatore del Giappone dal 1867 al 1912, durante il cui regno il Giappone fu drammaticamente trasformato da un paese feudale in una delle grandi potenze del mondo moderno.

Secondo figlio dell’imperatore Kōmei, Mutsuhito fu dichiarato principe ereditario nel 1860; dopo la morte del padre nel 1867, fu elevato al trono. Nel 1868 si svolse la sua cerimonia di incoronazione e prese il nome di Meiji, con il quale è conosciuta anche l’epoca del suo regno. L’ascesa al trono di Meiji coincise con la fine dello shogunato Tokugawa e la restituzione all’imperatore del potere esecutivo supremo nel paese. A differenza di Kōmei, egli sostenne il crescente consenso popolare sulla necessità di modernizzare il Giappone secondo le linee occidentali che si era sviluppato come risultato della ripresa dei contatti del paese con altre nazioni dopo un periodo di 250 anni di isolamento culturale ed economico. Nel 1868 Meiji fece il “Giuramento della Carta dei Cinque Principi”, che lanciò il Giappone sulla via dell’occidentalizzazione. Come imperatore ordinò formalmente, anche se non iniziò, l’abolizione del sistema fondiario feudale (1871), la creazione di un nuovo sistema scolastico (1872), l’adozione del sistema di governo a gabinetto (1885), la promulgazione della Costituzione Meiji (1889) e l’apertura della Dieta (1890). Ebbe un ruolo attivo nella prosecuzione della guerra sino-giapponese (1894-95) e della guerra russo-giapponese (1904-05). Nel 1910 emanò un editto che proclamava l’annessione della Corea al Giappone.

Meiji stesso incarnò la sovrapposizione di idee e innovazioni occidentali su una base di cultura giapponese; indossava abiti occidentali e mangiava cibo all’occidentale ma riuscì anche a comporre 100.000 poesie nello stile tradizionale giapponese durante la sua vita.

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