Il Peso messicano è la valuta legale del Messico, una valuta che ha vissuto adattandosi alle esigenze del mercato nel corso degli anni. Attualmente, il peso è emesso in nove diversi tipi di banconote e nove monete di diverso valore, che vanno da 5 centavos a 1.000 pesos.
Origini e storia
Le origini della carta moneta in Messico risalgono all’inizio del XX secolo. con la fondazione della Banca del Messico, il 1° settembre 1925, che ricevette l’autorità esclusiva di emettere moneta coniando monete di metallo e stampando banconote. Questa istituzione regolava anche la circolazione monetaria, i tassi di interesse e i tassi di cambio.
La Banca del Messico nacque in un momento in cui era necessario riattivare il credito nel paese e introdurre l’uso delle banconote nella vita quotidiana della gente. Per questo motivo, oltre alle responsabilità di una banca emittente, l’entità finanziaria fu abilitata ad operare come un normale istituto di credito bancario.
Tra il 1929 e il 1930 la banconota fu finalmente imposta come principale strumento di pagamento nel paese.
Le prime banconote emesse dalla Banca del Messico furono stampate dall’American Bank Note Company di New York (ABNC) in formato 180 x 83 mm. Questa prima serie (1925-1934) consisteva in banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500 e 1.000 pesos.
In generale, le banconote stampate dalla ABNC erano disegnate dal personale di questa società in base alle richieste dei clienti. Cioè, nel caso delle banconote messicane, la Banca del Messico stabiliva quali elementi e persone desiderava raffigurare in ogni taglio e l’ABNC disegnava le incisioni, oppure la Banca selezionava le incisioni direttamente negli archivi dell’azienda.
La più recente famiglia di banconote, conosciuta come Serie F o Tipo F, ha introdotto cambiamenti negli elementi di sicurezza, nei colori e nelle dimensioni delle banconote rispetto alle serie precedenti. Ognuna di esse ha dimensioni e colori diversi; tutte misurano 66 mm di larghezza ma la loro lunghezza varia. La banconota del taglio più basso (20 pesos) è la più piccola, misurando 120 mm di lunghezza, e quella del taglio più alto (1.000 pesos) è la più lunga, con 155 mm di lunghezza. Da ogni denominazione alla successiva (20, 50, 100, 200, 500 e 1.000) c’è una differenza di 7 mm di lunghezza.
Per quanto riguarda i materiali, le banconote da 20 e 50 pesos sono stampate in polimero mentre il resto delle banconote sono stampate su carta di cotone.
In questa famiglia di banconote ci sono anche emissioni speciali. Queste sono le banconote commemorative per il centenario della Rivoluzione Messicana (stampate su polimero) e il bicentenario dell’Indipendenza Messicana (stampate su carta cotone), in tagli da 100 e 200 pesos. Queste sono banconote a corso legale e non sostituiscono le banconote ordinarie da 100 e 200 pesos. L’idea è quella di ritirare gradualmente dalla circolazione le banconote commemorative man mano che si deteriorano in futuro.
Il 6 maggio 2013 la Banca del Messico ha messo in circolazione una nuova banconota da 50 peso che incorpora nuove caratteristiche di sicurezza, progettate con la tecnologia più avanzata, insieme ad altre varianti riguardanti la banconota di tipo F dello stesso taglio. Questa nuova banconota, uguale alla precedente, è stampata su substrato polimerico; il colore predominante è il magenta, e ha le stesse dimensioni: 66 mm di larghezza e 127 mm di lunghezza, con l’effigie di José María Morelos y Pavón, leader dell’indipendenza messicana, come principale motivo decorativo.
Correnti monete e banconote del peso messicano
Per quanto riguarda le monete messicane, che portano la scritta “Stati Uniti Messicani”, hanno subito vari cambiamenti nel design, sia nello stemma nazionale visualizzato sul dritto, sia sul rovescio della moneta.
Nell’ultimo quarto del XX secolo il potere d’acquisto delle monete si è ridotto a causa di un processo inflazionistico. Questo portò la Banca del Messico a coniare monete di alto taglio, così alto che superò anche il taglio di cinquanta pesos, e in un certo momento ci furono anche monete da mille e persino da cinquemila pesos. Di fronte a questa situazione, e per semplificare la gestione di grandi quantità di moneta nazionale, il 18 giugno 1992 fu stabilita una nuova unità monetaria per il Sistema Monetario degli Stati Uniti Messicani, equivalente a 1.000 dei vecchi pesos. Questa nuova unità fu chiamata “Nuevo Peso”, identificata con il simbolo “N$” o anteponendo la parola “Nuevo”. In conformità con questa disposizione del decreto, nel corso del 1992 la Banca del Messico ha emesso una nuova serie di monete in tagli da dieci, cinque, due e un peso e cinquanta, venti, dieci e cinque centavos.
Queste monete sono bimetalliche. Le monete da dieci pesos hanno un centro d’argento e quelle da cinque, due e uno pesos lo hanno in cupronichel e bronzo d’alluminio. Più tardi il centro d’argento della moneta da dieci peso fu cambiato con un metallo industriale.
Lo sapevi?
- Il peso messicano fu la prima moneta al mondo ad usare il segno “$”, prima ancora del dollaro americano.
- Una banconota polimerica da 20 pesos ha una vita media di 32 mesi, mentre la banconota da 50 pesos nello stesso materiale dura circa 39 mesi.
- La coniazione di moneta ufficiale in Messico è iniziata nel 1535, con la fondazione della “Casa de Moneda”.