L’Oranjegekte era inizialmente limitata ad alcuni giorni dell’anno riservati alle celebrazioni della monarchia, fino a quando non si espanse per includere eventi sportivi. I festeggiamenti erano di solito organizzati a livello locale da associazioni di quartiere e Oranjeverenigingen (“associazioni arancioni”) e sostenuti finanziariamente dal governo. Tra gli eventi degni di nota ci sono le nozze del gennaio 1937 tra Giuliana dei Paesi Bassi, allora principessa della corona olandese, e Bernhard di Lippe-Biesterfeld; a Emmen e in altri luoghi i festeggiamenti durarono fino all’inizio della seconda guerra mondiale.
Nel 1934 la Oranjegekte in relazione allo sport divenne un fenomeno rimarcato dai media olandesi quando durante la Coppa del Mondo FIFA del 1934 in Italia, migliaia di sostenitori (anche se non ancora vestiti di arancione) si recarono in Italia e affollarono i viali, alcuni vestiti con l’abito tradizionale di Volendam (secondo il De Telegraaf), cantando “We gaan naar Rome toe” (“Andiamo a Roma”). Si ritiene che la Oranjegekte sia veramente decollata durante la Coppa del Mondo del 1974, dove da 30 a 40 mila tifosi olandesi assistevano ad ogni partita: “Lungo la strada un nuovo fenomeno si rivelò durante il torneo: oranjegekte nazionale e masse di sostenitori che seguivano la squadra”. Anche la sconfitta per 2-1 contro la Germania Ovest in finale non smorzò l’entusiasmo olandese in Germania Ovest e in patria, anche se la sconfitta lasciò una ferita non rimarginata fino a UEFA Euro 1988.