Aggiornamento: questa parola è stata aggiunta nel settembre 2017.
Se hai recentemente iniziato un nuovo lavoro, potresti essere nel bel mezzo di qualcosa chiamato “onboarding”. È il processo con cui un nuovo dipendente impara le corde e si sistema.
Anche se la ricerca fa risalire il sostantivo “onboarding” ai primi anni ’90, in realtà non è stato molto utilizzato fino alla prima parte di questo secolo.
Cosa comporta esattamente questo varia, ma quando l’onboarding è completo il dipendente in genere capisce il lavoro e come farlo, e capisce anche la cultura aziendale.
La misura in cui le organizzazioni fanno sentire i nuovi assunti accolti e preparati per il loro nuovo lavoro, più velocemente saranno in grado di essere produttivi e contribuire alla missione dell’organizzazione. Inoltre, un buon onboarding porta a un maggiore impegno dei dipendenti e a maggiori tassi di ritenzione. – Joyce E. A. Russell, The Washington Post, 11 agosto 2014
In passato, la parola orientamento faceva bene questo lavoro. Ma oggi non vogliamo solo che i nuovi dipendenti si orientino e siano in grado di trovare la loro strada nell’edificio (idee implicite nel significato letterale di orientare), ma che siano a bordo, pronti e in grado di andare avanti con l’azienda ovunque essa sia diretta. Se l’orientamento significa “il processo di dare alle persone formazione e informazioni su un nuovo lavoro o situazione”, la parola onboarding evoca immagini di un approccio più strutturato, come il processo altamente strutturato e ritualizzato dell’imbarco su un aereo.
Le ricerche preliminari fanno risalire il sostantivo onboarding ai primi anni ’90, ma non è stato usato molto fino alla prima parte di questo secolo, e non è ancora familiare a chi non fa parte del mondo aziendale. La sua controparte verbale, onboard, è anche usata, ma non così frequentemente. Alcune persone si lamentano del termine onboarding, che considerano uno sfortunato esempio di fastidioso linguaggio aziendale. Forse non è sorprendente che l’onboarding possa essere impopolare: dopo tutto, molte persone non amano nemmeno salire a bordo degli aerei.
L’onboarding ha sviluppato ulteriori significati negli ultimi 20 anni. Non sono solo i dipendenti ad essere imbarcati; le aziende vogliono imbarcare anche i loro clienti, per farli conoscere a fondo i loro prodotti e servizi, in modo che possano trarne il massimo vantaggio.
In poche parole, il customer onboarding consiste nel presentare ai nuovi clienti la vostra azienda, mostrando loro i servizi disponibili e assicurandosi che la loro esperienza sia il più semplice e snella possibile. – Aaron Agius, Entrepreneur, 4 Feb. 2016
E la parola è usata anche per riferirsi al processo di trasformazione dei dati analogici in forma digitale (e online):
I dati dei clienti sono buoni solo quanto le intuizioni che se ne traggono. Mentre molti retailer stanno facendo i conti con la necessità dell’onboarding e della gestione dei dati, c’è ancora un enorme abisso tra la raccolta dei dati e il loro utilizzo al meglio. – Larisa Bedgood, Business 2 Community, 14 ottobre 2015
Il che significa che anche se non sei stato onboardato prima, le tue informazioni probabilmente lo sono state.