L’agmatina, arginina decarbossilata, esercita effetti benefici in vari modelli sperimentali di malattia. Gli studi clinici indicano la sicurezza e l’efficacia di regimi a breve termine (fino a 21 giorni) ad alto dosaggio di solfato di agmatina orale, ma mancano studi a lungo termine. Questo studio pilota ha cercato di valutare la sicurezza di un alto dosaggio di solfato di agmatina per via orale a lungo termine nei ratti da laboratorio. I ratti Wistar adulti hanno consumato 5,3 g/l di solfato di agmatina nella loro acqua potabile per 95 giorni, un regime che si stima porti a una dose giornaliera di agmatina assorbita di circa 100 mg/kg. Il peso corporeo degli animali, il consumo di acqua e la pressione sanguigna sono stati misurati periodicamente, e sono stati monitorati il comportamento generale della gabbia, l’aspetto del pelo, la minzione e l’aspetto delle feci. Questi parametri sono stati determinati anche a 20 giorni dalla cessazione del trattamento (giorno 115). Nei giorni 95 e 115, gli animali sono stati sottoposti a eutanasia per la valutazione necroscopica. I ratti trattati con agmatina hanno mostrato lievi, ma significative riduzioni del peso corporeo e della pressione sanguigna, e un ridotto consumo di acqua durante il trattamento, che ha recuperato completamente entro 20 giorni dopo la cessazione del trattamento. Altrimenti, non sono stati osservati comportamenti anormali o patologie d’organo. Questi risultati sono i primi a suggerire un’apparente sicurezza del solfato di agmatina subcronico ad alto dosaggio nella dieta dei ratti da laboratorio, dando così un ulteriore sostegno alle applicazioni terapeutiche dell’agmatina.
Prove per la sicurezza dell’agmatina solfato orale – Uno studio pilota ad alto dosaggio di 95 giorni sui ratti
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