Terapia antitrombotica nei neonati e nei bambini: American College of Chest Physicians Evidence-Based Clinical Practice Guidelines (8th Edition)

Questo capitolo sulla terapia antitrombotica nei neonati e nei bambini fa parte del Antithrombotic and Thrombolytic Therapy: American College of Chest Physicians Evidence-Based Clinical Practice Guidelines (8th Edition). Le raccomandazioni di grado 1 sono forti e indicano che i benefici superano, o non superano, i rischi, l’onere e i costi, e il grado 2 suggerisce che i valori dei singoli pazienti possono portare a scelte diverse (per una comprensione completa della classificazione, vedere Guyatt et al in questo supplemento, pagine 123S-131S). In questo capitolo, molte raccomandazioni sono basate sull’estrapolazione di dati sugli adulti, e il lettore è rimandato ai capitoli appropriati relativi alle linee guida per le popolazioni adulte. All’interno di questo capitolo, la maggior parte delle raccomandazioni sono separate per i neonati e i bambini, riflettendo le differenze significative nell’epidemiologia della trombosi e nella sicurezza ed efficacia della terapia in queste due popolazioni. Tra le raccomandazioni chiave di questo capitolo ci sono le seguenti: Nei bambini con primo episodio di tromboembolia venosa (TEV), si raccomanda una terapia anticoagulante con eparina non frazionata (UFH) o eparina a basso peso molecolare (LMWH). Il dosaggio di UFH per via endovenosa dovrebbe prolungare il tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT) a un intervallo che corrisponde a un livello di dosaggio dell’anti-fattore Xa (anti-FXa) da 0,35 a 0,7 U/mL, mentre LMWH dovrebbe raggiungere un livello di anti-FXa da 0,5 a 1,0 U/mL 4 ore dopo un’iniezione per il dosaggio due volte al giorno. Nei neonati con primo TEV, suggeriamo l’anticoagulazione o la terapia di supporto con monitoraggio radiologico e successiva anticoagulazione se l’estensione della trombosi si verifica durante la terapia di supporto (grado 2C). Raccomandiamo di non utilizzare la tromboprofilassi sistemica di routine per i bambini con linee venose centrali (Grado 1B). Per i bambini con trombosi cerebrale sinovenosa (CSVT) senza emorragia intracranica significativa (ICH), si raccomanda l’anticoagulazione inizialmente con UFH, o LMWH e successivamente con LMWH o antagonisti della vitamina K (VKA) per un minimo di 3 mesi (Grado 1B). Per i bambini con ictus ischemico arterioso acuto (AIS) non correlato alla malattia a cellule falciformi, si raccomanda l’UFH o la LMWH o l’aspirina (da 1 a 5 mg/kg/d) come terapia iniziale fino a quando la dissezione e le cause emboliche sono state escluse (grado 1B). Per i neonati con un primo AIS, in assenza di una fonte cardioembolica in corso documentata, raccomandiamo di non usare l’anticoagulazione o l’aspirina (grado 1B).

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