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La terapia neoadiuvante è la somministrazione di agenti terapeutici prima di un trattamento principale. Un esempio è la terapia ormonale neoadiuvante prima della radioterapia radicale per l’adenocarcinoma della prostata. La terapia neoadiuvante ha lo scopo di ridurre le dimensioni o l’estensione del tumore prima di ricorrere a un intervento terapeutico radicale, rendendo così le procedure più facili e con maggiori probabilità di successo e riducendo le conseguenze di una tecnica di trattamento più estesa, che sarebbe necessaria se il tumore non fosse ridotto in dimensioni o estensione.
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Un altro concetto collegato è che la terapia neoadiuvante agisce sulla malattia micrometastatica. Il downstaging è quindi un marker surrogato dell’efficacia sulla disseminazione non rilevata, con conseguente miglioramento della sopravvivenza a lungo termine rispetto alla strategia chirurgica-alone.
Questa terapia sistemica (chemioterapia, immunoterapia o terapia ormonale) o radioterapia è comunemente usata nei tumori che sono localmente avanzati, e i clinici pianificano un’operazione in una fase successiva, come il cancro del pancreas. L’uso di tale terapia può ridurre efficacemente la difficoltà e la morbilità di procedure più estese.
L’uso della terapia può trasformare un tumore da non trattabile a trattabile riducendone il volume. Spesso, non è chiaro quali strutture circostanti sono direttamente coinvolte nella malattia e quali stanno solo mostrando segni di infiammazione. Somministrando la terapia, spesso si può fare una distinzione. Alcuni medici somministrano la terapia nella speranza che si veda una risposta, e possono poi decidere quale sia il miglior corso d’azione. In alcuni casi, la risonanza magnetica può prevedere la risposta di un paziente alla terapia neoadiuvante, per esempio nel cancro ovarico.
Non tutti sono adatti alla terapia neoadiuvante perché può essere estremamente tossica. Alcuni pazienti reagiscono così gravemente che ulteriori trattamenti, specialmente la chirurgia, sono preclusi, e il paziente è reso inabile all’anestesia.