In una discussione delle fotografie di Laue è stato dimostrato che esse possono essere convenientemente interpretate come dovute alla riflessione dei raggi X in quei piani all’interno del cristallo che sono ricchi di atomi. Questo porta subito al tentativo di usare i piani di scissione come specchi, ed è stato trovato che la mica dà una matita riflessa dal suo piano di scissione abbastanza forte da fare un’impressione visibile su una lastra fotografica in pochi minuti di esposizione. Si è anche osservato che la matita riflessa può essere rilevata con il metodo della ionizzazione. Allo scopo di esaminare più da vicino la riflessione dei raggi X in questo modo abbiamo usato un apparecchio che assomiglia ad uno spettrometro nella forma, una camera di ionizzazione che prende il posto del telescopio. Il collimatore è sostituito da un blocco di piombo attraversato da un foro che può essere fermato fino a fessure di varie larghezze. Il tavolo girevole al centro porta il cristallo. La camera di ionizzazione è tubolare, lunga 15 cm. e con un diametro di 5 cm. Può essere ruotata intorno all’asse dello strumento, al quale il suo stesso asse è perpendicolare. Viene riempita con anidride solforosa per aumentare la corrente di ionizzazione: sia l’aria che lo ioduro di metile sono stati usati occasionalmente per assicurarsi che nessuna caratteristica speciale del gas nella camera influenzi l’interpretazione dei risultati. La corrente di ionizzazione è misurata direttamente. Non è stato utilizzato un metodo di bilanciamento in quanto non abbiamo trovato la possibilità di deviare una porzione adeguata dei raggi primari in una camera di bilanciamento.