Quello che di solito pensiamo come “memoria” nell’uso quotidiano è in realtà la memoria a lungo termine, ma ci sono anche importanti processi di memoria a breve termine e sensoriali, che devono essere elaborati prima che si possa stabilire una memoria a lungo termine. I diversi tipi di memoria hanno ciascuno la propria particolare modalità di funzionamento, ma tutti cooperano nel processo di memorizzazione e possono essere visti come tre passi necessari per formare una memoria duratura.
Questo modello di memoria come una sequenza di tre fasi, dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, piuttosto che come un processo unitario, è noto come il modello modale o multi-store o Atkinson-Shiffrin, da Richard Atkinson e Richard Shiffrin che lo hanno sviluppato nel 1968, e rimane il modello più popolare per studiare la memoria. È spesso descritto anche come il processo della memoria, ma ho usato questa descrizione per i processi di codifica, consolidamento, memorizzazione e richiamo nella sezione separata.
Va notato che un modello alternativo, noto come il modello dei livelli di elaborazione è stato proposto da Fergus Craik e Robert Lockhart nel 1972, e postula che il richiamo della memoria, e la misura in cui qualcosa viene memorizzato, è una funzione della profondità dell’elaborazione mentale, su una scala continua da superficiale (percettiva) a profonda (semantica). Secondo questo modello, non esiste una struttura reale della memoria e nessuna distinzione tra memoria a breve e a lungo termine.