Tonsura

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(latino tondere, “tosare”)

Un sacro rito istituito dalla Chiesa con cui un cristiano battezzato e confermato viene ricevuto nell’ordine clericale mediante la tosatura dei capelli e l’investitura della cotta. La persona così tonsurata diventa partecipe dei privilegi e degli obblighi comuni dello stato clericale ed è preparata a ricevere gli ordini. La tonsura stessa non è un’ordinazione propriamente detta, né un vero ordine. È piuttosto una semplice ascrizione di una persona al servizio divino in quelle cose che sono comuni a tutti i chierici. Storicamente la tonsura non era in uso nella Chiesa primitiva durante l’epoca della persecuzione. Anche più tardi, San Girolamo (in Ezech., xliv) disapprova che i chierici si radano la testa. Infatti, tra i greci e i romani tale usanza era un segno di schiavitù. Proprio per questo motivo, la rasatura della testa fu adottata dai monaci. Verso la fine del quinto o l’inizio del sesto secolo, l’usanza passò al clero secolare.

Come rito sacro, la tonsura era originariamente unita alla prima ordinazione ricevuta, come nella Chiesa greca lo è ancora all’ordine di lettore. Nella Chiesa latina è iniziata come una cerimonia separata verso la fine del VII secolo, quando i genitori offrivano i loro giovani figli al servizio di Dio. La tonsura deve essere data dall’ordinario del candidato, anche se gli abati mitrati possono conferirla ai loro sudditi. Non è prescritta un’età speciale per riceverla, ma chi la riceve deve aver appreso i rudimenti della fede ed essere in grado di leggere e scrivere. La cerimonia può essere eseguita in qualsiasi momento o luogo. Per quanto riguarda la tonsura monastica, alcuni scrittori hanno distinto tre tipi: (1) quella romana, o di San Pietro, quando tutta la testa è rasata tranne un cerchio di capelli; (2) quella orientale, o di San Paolo, quando l’intera testa è spogliata dei capelli; (3) quella celtica, o di San Giovanni, quando solo una mezzaluna di capelli è rasata dalla parte anteriore della testa. In Gran Bretagna, gli oppositori sassoni della tonsura celtica la chiamavano la tonsura di Simon Magus. Secondo il diritto canonico, tutti i chierici sono tenuti a portare la tonsura sotto certe pene. Ma a questo proposito, Taunton (loc. cit. inf.) dice: “Nei paesi di lingua inglese, da un’usanza sorta ai tempi delle persecuzioni e avente una prescrizione di oltre tre secoli, la rasatura del capo, la corona sacerdotale, sembra, con il tacito consenso della Santa Sede, essere passata in disuso. Nessun concilio provinciale o nazionale l’ha ordinato, anche quando si tratta dell’abito clericale; e la Santa Sede non ha inserito la legge quando ha corretto i decreti di quei concili.”

Fonti

TAUNTON, The Law of ihe Church (Londra, 1906), s.v.; GASPARRI, De sacra ordinatione, I (Parigi, 1893); WERNZ, Jus Decretalium, II (Roma, 1899).

Informazioni su questa pagina

Citazione APA. Fanning, W. (1912). Tonsura. In L’enciclopedia cattolica. New York: Robert Appleton Company. http://www.newadvent.org/cathen/14779a.htm

Citazione MLA. Fanning, William. “Tonsura.” The Catholic Encyclopedia. Vol. 14. New York: Robert Appleton Company, 1912. <http://www.newadvent.org/cathen/14779a.htm>.

Trascrizione. Questo articolo è stato trascritto per New Advent da John Fobian. In memoria di Donald Thomas.

Approvazione ecclesiastica. Nihil Obstat. 1 luglio 1912. Remy Lafort, S.T.D., Censore. Imprimatur. +John Cardinal Farley, Arcivescovo di New York.

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