Trattati e accordi esecutivi

Note e riferimenti

1. Abbreviazione di “International Intergovernmental Organizations”, ci sono migliaia di IGO; il pubblico, tuttavia, probabilmente conosce solo alcune entità, come le Nazioni Unite, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). La fonte definitiva è The Yearbook of International Organizations, un’opera di riferimento in più volumi disponibile ogni anno in versione cartacea con CD-ROM e online su abbonamento. Quest’ultima è la migliore a causa dei continui aggiornamenti.

2. “International Law”, in Encylopaedia Britannica Online, 2008. Vedi anche l’Internet Encyclopedia of Philosophy, che ha un utile resoconto biografico di Bentham.

4. Ibidem, § 721.2(b) (1974). Il rinvio degli accordi esecutivi alla Camera o al Senato conferisce spesso un vantaggio politico agli Stati Uniti e non passa inosservato al paese o ai paesi partecipanti.

5. In conformità con 1 U.S.C. §§112a & 112b.

6. J. Michael Hogan, The Panama Canal in American Politics: Domestic Advocacy and the Evolution of Policy (Carbondale, IL: Southern Illinois University Press, 1986).

7. Stephen Kinzder, Overthrow (New York: Henry Holt, 2006). I trattati del 1977 sostituirono il trattato Hay-Bunau Varilla del 1903.

8. Per esempio, vedi “Manuel Antonio Noriega Moreno” in Encyclopedia of World Biography (New York: Thompson-Gale, 2005-2006).

9. La supermaggioranza, che richiede un voto dei due terzi del Congresso (i trattati richiedono solo l’azione del Senato), è riservata a pochissime questioni costituzionali, come i processi di impeachment e gli emendamenti costituzionali (entrambe le camere).

10. Vedi Christian L. Wiktor, Unperfected Treaties of the United States, 1776-1976 with periodic supplements (Dobbs Ferry, NY: Oceana, 1977). Si stima che circa un terzo di tutti i trattati che coinvolgono gli Stati Uniti non sono mai stati consumati.

11. Disponibile presso: http://www.nyulawglobal.org/globalex/Treaty_Research.htm

12. Per un elegante resoconto empirico dell’assenza di ragione che portiamo nelle nostre azioni, vedi Dan Ariely, Predictably Irrational: The Hidden Forces That Shape Our Decisions (New York: HarperCollins, 2008).

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