Back in Time – A Brief History of the Vinyl Record

Il Grammofono

Poco più di un decennio dopo, l’inventore americano di origine tedesca Emile Berliner brevettò il primo giradischi in vinile: il Gramophone. Questo dispositivo doveva essere azionato manualmente a 70 RPM e funzionava riproducendo un disco di gomma vulcanica di 7 pollici con piccole scanalature laterali tagliate nel suo esterno.

La linea Red Seal

Nei 13 anni successivi, i dischi in vinile avrebbero subito una serie di alterazioni materiali e cambiamenti di formattazione, fino al 1901, quando la Victor Company rilasciò la sua linea Red Seal, capace di riprodurre dischi in vinile sotto forma di dischi da 10 pollici, 78 RPM. In termini di formattazione, il formato 78 RPM si rivelò il più superiore per i successivi 47 anni.

LP ai giorni nostri

Nel 1948, grazie alla CBS, abbiamo conosciuto il primo disco LP (Long Play) al mondo. Creato da Peter Goldmark, questo disco in vinile aveva una capacità di circa 21 minuti per lato ed era largo 12 pollici, con una velocità di 33 1/3 RPM. Questo cambiò il volto dell’industria musicale verso il formato incentrato sull’album che tutti noi ancora oggi rispettiamo. Poco dopo, la RCA Victor introdusse il proprio LP, che girava a 45 RPM ed era di soli 7 pollici. Questi formati di dischi sono gli stessi che usiamo oggi, e che ancora una volta stanno crescendo in popolarità.

Il formato vinile è ancora ampiamente acclamato come l’optimum nella qualità del suono e nel piacere di ascolto, molti sfidanti sono venuti e andati ma i dischi hanno resistito alla prova del tempo come nessun altro.

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