I testi dimenticati della canzone “You Are My Sunshine” puntano sorprendentemente allo strazio

Tutti conoscono la classica canzone “You Are My Sunshine.” Probabilmente l’avrete cantata come ninna nanna al vostro piccolo in un momento o nell’altro. “Sei il mio sole, il mio unico sole. Mi rendi felice quando il cielo è grigio. Non saprai mai, caro, quanto ti amo. Per favore, non portarmi via il mio sole”. È davvero un adorabile, bellissimo motivetto!

Tuttavia, c’è molto di più nella canzone di quanto non appaia. Ci sono altri versi nella canzone che indicano una connotazione molto più negativa che a tutti noi è sfuggita.

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C’erano due o tre versioni di questa canzone registrate nel 1939, ma molti storici credono che abbia avuto origine con Paul Rice che ha poi venduto i diritti della canzone a Jimmie Davis. La versione di Davis, che fu pubblicata nel 1940, fu un grande successo e suona un mix tra hillbilly swing e Dixieland jazz.

La canzone sarebbe stata coverizzata da altri grandi nomi dell’industria musicale come Gene Autry, Lawrence Welk e Bing Crosby, ma la versione di Davis sarebbe sempre stata quella a cui la gente sarebbe tornata.

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Mentre questa canzone è diventata un classico assoluto e si è persino fatta strada nella mente dei bambini come una sorta di ninna nanna, questo è solo perché molti artisti hanno distorto un po’ la canzone per farla sembrare una canzone d’amore. La canzone, come si vede dal testo qui sotto, in realtà racconta in dettaglio una storia d’amore seguita da uno strazio.

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Il testo di alcuni degli ultimi versi e cori della canzone è il seguente:

Ti amerò sempre e ti renderò felice
Se solo tu dirai lo stesso
Ma se mi lasci per amare un altro
Te ne pentirai un giorno
Tu sei il mio sole, my only sunshine
You make me happy when skies are grey
You’ll never know, dear, quanto ti amo
Per favore, non portarmi via il mio sole

Una volta mi hai detto, caro, che mi amavi davvero
E nessun altro poteva mettersi in mezzo
Ma ora mi hai lasciato e ami un altro
Hai infranto tutti i miei sogni
Ora, guarda questa felice versione canora eseguita da Johnny Cash e June Carter:

Grande differenza, vero? Abbiamo sentito male per tutto il tempo! Ma va bene, continueremo a cantare l’allegro ritornello perché è una canzone che ci fa stare bene così come la conosciamo.

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