Lettura dei Vangeli 79

Marco 3:31-35; Matteo 12:46-50; Luca 8:19-21 LE MADRI E I FRATELLI DI GESU’

Maria e i fratelli di Gesù vennero dove Gesù stava predicando e gli mandarono a dire che erano lì per potersi avvicinare a Gesù. Con la loro azione di aspettarsi privilegi speciali, ci fanno sapere che, sebbene sapessero chi era Gesù, come era stato detto a Maria prima ancora che nascesse, ancora non comprendevano pienamente tutto ciò che c’è da sapere su Gesù. Io non capisco appieno tutto quello che c’è da sapere su Gesù, quindi continuo a leggere e rileggere su Gesù fino a quando Lui mi chiamerà a casa.

Gesù ha usato questo come un momento di insegnamento. Disse: “Chi sono mia madre e i miei fratelli?

Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà di Dio, è mio fratello, mia sorella e mia madre”. Luca 8:21 “Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.”

Gesù guarda attentamente il suo pubblico e lo include nella sua famiglia. Gesù era inclusivo. Nessun giudizio, punto, fine della storia. Prego che Dio mi aiuti a vedere tutti in modo inclusivo come fa Lui, e che mi aiuti a prendermi cura degli altri nella mia famiglia spirituale. Ho sempre il desiderio di prendermi cura di loro, ma il più delle volte non faccio lo sforzo di imparare quali sono i loro bisogni. Ho bisogno del Suo aiuto per aprire i miei occhi. Possa io non giudicare i bisogni degli altri, ma accettare e aiutare.

Queste parole di Gesù sono il motivo per cui chiamiamo gli altri cristiani i nostri “fratelli in Cristo” o “sorelle in Cristo”. Gesù ha indicato che le relazioni nelle nostre famiglie spirituali sono importanti, proprio come lo sono le nostre famiglie naturali. Una famiglia non è più importante di un’altra famiglia. Sono uguali.

Non solo sono fratelli e sorelle in Cristo, ma sono un figlio di Dio. Dio, il Padre, che ci ha ereditato tutti, è colui che ci dà la relazione di fratelli e sorelle. Ecco perché diciamo “in Cristo”. Coloro che sono “in Cristo” hanno un legame speciale. Non possiamo scegliere la nostra famiglia naturale più di quanto possiamo scegliere la nostra famiglia spirituale. È Dio che li sceglie. Dovrei rispettare ciò che Cristo ha scelto e lavorare su queste relazioni, piuttosto che buttarle via e cercare qualcosa che possa essere migliore nella mia mente. Questo sarebbe pensare che io so meglio di quanto Dio sappia. Dio mi ha dato queste persone e queste relazioni e io faccio tesoro del Suo dono. Nelle attuali tendenze della società, spesso sentiamo dire che per il nostro bene e la nostra salute emotiva, dovremmo stare lontani dalle persone “tossiche”. Questo è così contrario al modo amorevole di Dio e mi fa davvero arrabbiare. Gettare via le persone che Dio ha messo nella tua vita solo perché la relazione è difficile serve solo a ferire le persone. Dio ha messo queste persone nella mia vita e farò ogni sforzo per amarle come Cristo le ama. Non ho intenzione di rinunciare a loro.

Perché spendo tanto tempo e investo tanta energia con la mia comunione di chiesa come faccio con i miei amici e la mia famiglia?

Amo come la versione di Luca lo mette così al punto di “fallo”. Mi fa pensare alla pubblicità della Nike “Just do it”. Smettila di parlarne e fallo e basta! Smettete di lamentarvi! Cerchiamo di essere persone che fanno! Possiamo ascoltare la parola di Dio e studiarla e discuterne così tanto che ci dimentichiamo di andare là fuori e fare ciò che Lui dice.

Siamo o dentro o fuori, e non c’è una via di mezzo. O siamo credenti o non credenti. In 1 Corinzi 5:12, Paolo castiga i Corinzi perché giudicano i non credenti. Dio giudica gli estranei. Noi siamo incaricati di ritenere gli altri “addetti ai lavori” responsabili del loro comportamento. Dovremmo sempre avvicinarci ai non credenti (estranei) con nient’altro che amore, perché se li giudichiamo, perdiamo la nostra influenza. Quando Gesù mangiò con i peccatori nel capitolo 2, mostrò che non richiedeva il pentimento dei peccatori come precondizione per il suo amore e la sua accettazione nei loro confronti.

Cantiamo questa canzone in chiesa, tutti tenendosi per mano:

Fratelli & Sorelle in Cristo (Parole & Musica di Terry Dittmer)

Canta Alleluia! Amen!

Lasciate che le vostre preghiere e le vostre lodi salgano.

Altate le vostre voci e cantate al nostro Signore Dio, nostro Salvatore, nostro Re!

Qui riunite per grazia, siamo riunite come amiche in questo luogo.

Coro:

E riuniti come uno solo, nel nome del Figlio,

alzando i cuori, alzando le mani, celebrando come amici,

e proclamando il Signore, tutte le nostre lodi si permettono.

Siamo fratelli e sorelle in Cristo.

L’uomo camminava solo e nel bisogno,

senza fede, speranza o promessa o credo;

vaga senza meta, perso, ignaro del costo sconcertante;

che Dio nella sua misericordia avrebbe salvato tutto il suo popolo dalla morte e dalla tomba.

Coro:

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