Due secoli fa, oggi, un’America di 36 anni dichiarò guerra, per la seconda volta, alla Gran Bretagna. Il piano era di conquistare il Canada e strappare il Nord America agli Stati Uniti una volta per tutte. Ma, in base a quasi tutte le misure, la guerra fu un casino totale…
Ebbe inizio nella confusione, con gli Stati Uniti che dichiararono le ostilità inconsapevoli che uno dei loro principali obiettivi di guerra era già stato affrontato. E finì anche così, con un’ultima, inutile battaglia combattuta settimane dopo la firma di un trattato di pace. I civili di entrambe le parti soffrirono, ci furono orribili massacri, e anche più pasticci da parte dei generali di quanto sia consueto in guerra.
Leggi The Star La guerra del 1812 ha plasmato il Canada per sempre.
Gli eserciti britannico e americano, integrati dalla milizia e dai guerrieri delle Prime Nazioni, si spinsero avanti e indietro per quasi tre anni, scambiandosi temporaneamente il territorio lungo il fiume Niagara, e colpendosi a vicenda al cuore.
York, oggi Toronto, fu catturata e saccheggiata. E Newark, ora Niagara-on-the-Lake, fu bruciata. Le forze britanniche attaccarono Washington e diedero fuoco alla Casa Bianca.
Una storia così violenta è sorprendente per molti, dato che Canada e Stati Uniti ora si comportano più come fratelli che come vicini. Si scopre che questa prospettiva allegra può essere dovuta più alla dimenticanza che alla riconciliazione.
Alistair MacDonald del Wall Street Journal scrive,
Molti bambini canadesi crescono imparando che i loro antenati hanno trionfato dopo che gli aggressori americani hanno cercato e fallito nell’invadere quella che allora era una colonia britannica. Per gli americani, una nazione nascente costrinse la Gran Bretagna a rispettare la sovranità degli Stati Uniti, permettendole di concentrarsi sulla sua espansione verso ovest.
Ishaan Tharoor di Time aggiunge,
Per gli americani che ne sanno qualcosa, la guerra del 1812 è una serie di miti, istantanee isolate e incorniciate di eroismo. È quel bombardamento navale avvolto dal fumo che ha dato vita alla Star Spangled Banner. È quando gli inglesi saccheggiarono Washington e bruciarono la Casa del Presidente – un’umiliazione in qualche modo riscattata dalla First Lady Dolley Madison che salvò un dipinto su tela di George Washington. E, per coloro che erano particolarmente attenti a scuola, è la guerra in cui il futuro presidente Andrew Jackson sconfisse gli inglesi a New Orleans (una battaglia combattuta, all’insaputa di entrambe le parti, dopo che gli inviati americani e britannici avevano già stabilito i termini della pace attraverso l’Atlantico). “Gli americani hanno trovato il modo di dimenticare e ricordare vari pezzi della guerra”, dice John Stagg, professore di storia all’Università della Virginia e autore di The War of 1812: Conflict for a Continent. “
Se la storia è scritta dal vincitore, ed entrambe le parti si considerano vittoriose, allora anche un palazzo presidenziale incendiato può diventare una pietra di paragone per i patrioti.
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